mercoledì 20 marzo 2013

L'amicizia come necessità espressiva.

L'uomo è un animale molto differente rispetto agli altri; la sua diversità non scaturisce dall'intelligenza e dalla sua creazione di oggetti utili alla propria vita, ma bensì da quel bisogno primordiale di comunicazione che gia i primi esseri umani avevano dimostrato disegnando azioni di caccia sulle pareti delle caverne. Insomma, la creazione di un linguaggio verbale ed emotivo ci ha permesso di relazionarci con i nostri simili e di evolverci.
Nella vita di tutti i giorni infatti, l'uomo cerca relazioni, e tanto queste sono più affettive ed importanti, tanto più producono emotività e quindi più felicità. Oltre all'ambiente familiare però, è tipico stringere rapporti d'amicizia anche molto importanti, soprattutto in giovane età, quando si cerca l'indipendenza dalla propria famiglia. Risulta ovvio quindi che questo sentimento viene ampliato tantissimo nelle relazioni di lunga durata e delle quali non si riescono più a contare gli anni passati dal primo incontro, proprio come cantava Guccini  nella Canzone per Piero: "Mio vecchio amico di giorni e pensieri, da quanto tempo che ci conosciamo, venticinque anni son tanti e diciamo un p' retorici che sembra ieri"; insomma, nei rapporti stretti sin dalla prima infanzia, in cui si si arriva addirittura a conoscere i pensieri e i fini delle azioni di una persona.
L'amico, quello vero, è una fonte di condivisione continua d'informazioni, di emozioni e di allegria, senza la quale probabilmente la nostra vita risulterebbe noiosa, o perlomeno non tanto rosea.
Arrivati a questo punto, è interessante presentare una frase di Archita di Taranto citata da Cicerone nel De Amicitia: "Se un uomo salisse in cielo e contemplasse la natura dell'universo e la bellezza degli astri, la meraviglia di tale visione non gli darebbe la gioia più intensa, come dovrebbe, ma quasi un dispiacere, perchè non avrebbe nessuno a cui comunicarla."
Se è vero che l'arte è fatta di emozioni, ciò che ne scaturisce è che l'amicizia è ovviamente una forte fonte d'ispirazione per quelle persone che hanno uno spiccato senso artistico, e questo tipo di legame può essere descritto attraverso una melodia, una poesia e attraverso tutto ciò che può essere considerato arte.
Quest'ultima quindi diviene non il prodotto, ma il mezzo con il quale l'amicizia viene espressa, e quindi avrà un valore infinito per le persone unite da questo tipo di legame.
Concludendo, la comunicazione che genera l'amicizia ha un valore inestimabile, senza la quale gran parte della nostra necessità espressiva non verrebbe colmata e senza la quale perciò non potrebbe esistere la felicità per come la si intende oggi.

Luca Martis

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