martedì 12 febbraio 2013

Dall'altra parte dell'Ionio


La Grecia è al collasso. La notizia è di oggi, non sono riusciti a coprirla e qualcuno è risuscita a portarcela. Dall'altra parte del mar Ionio è finita la guerra civile, ora le bande organizzate rapinano banche e supermercati con la complicità dei cassieri e dei dipendenti. Si spartiscono i bottini con la popolazione e i distributori delle grandi imprese distribuiscono i prodotti destinati alla grande distribuzione tra ospedali e scuole. Eppure qui da noi non se ne parla, l'opinione pubblica è stata abilmente distratta dalle casuali, e quantomeno sospette, dimissioni di papa Benedetto XVI o interi telegiornali incentrati sul solito scambio di battute tra coalizione di sinistra e coalizione di destra. Sembra anche una cosa logica, se vi facessero vedere il futuro attraverso una televisione, un futuro tetro come quello alla quale stiamo andando incontro, un futuro che per la Grecia è un presente, si scatenerebbe il panico. Ma chiudere il recinto quando i buoi sono scappati è inutile, e il processo è già partito. Il tempo stringe e l'ultima possibilità per evitare il collasso si sta presentando tra meno di due settimane. Non ci sarà un secondo appello per l'Italia. In Grecia l'hanno capito da quando sono arrivati quelli di Amnesty International, un organizzazione NON GOVERNATIVA, quindi che tutela i diritti di non si sa bene chi, ad aprire inchieste e a denunciare i poliziotti che, stanchi quanto i comuni cittadini, non sono intervenuti mentre il popolo affamato si organizzava per non morire di fame. Denunciati a chi? Alla commissione diritti e giustizia dell'Unione Europea e a chi sennò, commissione che a quanto pare ha l'ultima parola sui diritti dei cittadini di uno stato libero che ha solo adottato una moneta per facilitare gli scambi internazionali. Non è terrorismo psicologico, non stiamo diffondendo il panico. Dobbiamo diffondere la verità, tanto spaventati e nel panico ci siamo già tutti. L'ultimo appello si avvicina e non possiamo permetterci di sbagliare o di assentarci sennò qua sarà veramente il caso di fare due biglietti aerei e scappare.

Gianluca Caboni



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